giovedì 31 dicembre 2009

RADIO TRAMPA FESTIVAL

A voi che leggete grazie ancora per la collaborazione, grazie per essere numerosi sia collegandovi alle frequenze di TRS che sul sito www.teleradiosciacca.it e grazie ai musicisti che ci hanno permesso, con i loro lavori di presentare una scaletta di ottima musica. Sul nostro blog, www.radiotrampa.blogspot.com abbiamo indetto un sondaggio proponendo ai nostri ascoltatori di votare i 5 cd del 2009. I lavori erano: Bar della rabbia (Mannarino) Articolo1 (Casa del vento) In cantus (Vecchioni) Onda libera (MCR) e L'esploratore (Buzzurro). Secondo il sondaggio, il miglior CD del 2009 è risultato "Bar della rabbia" di Alessandro Mannarino, a pari merito con "Onda libera" dei Modena City Ramblers. Nel sondaggio, riguardante solo i musicisti siciliani, la vittoria è andata a Andrea Venezia con "Dalle macerie" ed al secondo posto si sono classificati gli Akkura con "Brucerò la vucciria". Considerata la quantità di bella musica che ci è arrivata, e degli ascolti che RADIO TRAMPA ha collezionato in questi tre mesi, abbiamo deciso di dedicare 2 giorni di musica a tutti gli artisti che abbiamo presentato a Radio Trampa, invitando anche gruppi e musicisti locali a partecipare ad un concerto, il cui incasso sarà devoluto in beneficienza. La serata, o due, a seconda delle adesioni si dovrebbe svolgere il prossimo 25 aprile. Un felice 2010 a tutti.

lunedì 28 dicembre 2009

SPAKKA NEAPOLIS...

Il 23 Aprile scorso la band partenopea Spakka-Neapolis 55 ha presentato il nuovo progetto discografico dal titolo Janus. Il gruppo nasce nel 1999 fondato da Monica Pinto (voce) e Antonio Fraioli (violinista e compositore) con il nome di “Spaccanapoli”, occupandosi principalmente di ricerca e sperimentazione circa i linguaggi della musica tradizionale del Sud Italia ed i linguaggi della modernità. Nel 2000 pubblica per la Real World Records , l’etichetta discografice fondata da Peter Gabriel celebre musicista e cantante inglese, il disco “ANEME PERZE / LOST SOULS”. La band, fin dal suo esordio ha compiuto numerosi tour in tutta Europa, esibendosi nei più prestigiosi festival e rassegne internazionali di world music. Inoltre, nel 2001, il gruppo ha aperto i due concerti di Manu Chao, tenutisi a Genova e a Napoli, in P.zza Plebiscito. Nel settembre del 2002, ha aperto i due concerti milanesi di Peter Gabriel per la presentazione in anteprima mondiale del suo ultimo disco “UP” e quello a Genova nel giugno 2004, in cui lo stesso Gabriel ha invitato la band a suonare al suo fianco in chiusura di concerto. Nel 2005 cambia il proprio nome in “Spakka-Neapolis 55″. Nel Marzo 2009 ha pubblicato l’album “JANUS”,dal nome latino del dio Giano, l’arcaica divinità Italica raffigurata con due volti che guardano nelle due opposte direzioni. Ospiti di RADIO TRAMPA il 29 dicembre alle ore 11.

martedì 22 dicembre 2009

LA DOCCIA NON E' GRATIS

“La doccia non è gratis” è il titolo del nuovo album degli Eva Mon Amour. Questo secondo disco voluto e realizzato in tempi brevi, dopo appena pochi mesi dall'ultima pubblicazione, propone 11 nuove canzoni nate durante alcuni viaggi e le numerose tappe di un lungo tour. Al centro de "La doccia non è gratis" rimane sempre la canzone, con testi che fotografano la crudezza della realtà dove convivono la fatica del quotidiano e l'accettazione dell'assurdo. Il risultato è un disco essenziale e immediato. L'album uscito il 22 gennaio in tutti i negozi di dischi con distribuzione CNI è stato disponibile negli store digitali, in anteprima per Believe, solo dal 27 Novembre, data di lancio del singolo "Randagi" su tutte le radio (il brano sarà in streaming attraverso i canali web della band). Proprio venerdì 27 novembre il nuovo album è stato presentato al pubblico e alla stampa nella prestigiosa location romana del Circolo degli Artisti In seguito alla pubblicazione del secondo album prende il via il nuovo tour che nelle sue prime date vede la partecipazione al M.E.I. di Faenza il 28 novembre. La band infatti è stata ospite del minifestival organizzato da L'Altoparlante all'interno della fiera faentina. Prossimamente in diretta telefonica a RADIO TRAMPA

IL MOMENTO GIUSTO PER VALERIO MANNI

Valerio Manni, cantautore torinese. Ha esordito con il brano “Ma tu”, pubblicato nella compilation Anteprima Colonia Sonora 2003 prodotta da Metropolis, tra le nuove proposte torinesi (insieme a, tra gli altri, The Art of Zapping, Mavery quid, Blaugrana). Nel 2004 ha partecipato ai corsi di Sanremo Lab (Accademia della Canzone di Sanremo) giungendo fino alla fasi finali della selezione con il brano Unica. Nel 2008 è uscito il singolo “Tanto è lo stesso” con la partecipazione straordinaria di Johnson Righeira, ed è stato in classifica per diversi mesi nella top ten di Indie Music Like. Il brano è stato inserito nella compilation Funk in Italy, prodotta da Audiocoop e presentata al M.E.I. (Meeting delle Etichette Indipendenti) di Faenza. E' appena uscito il nuovo album intitolato Il momento giusto, realizzato insieme al musicista Josh Sanfelici (ex Mau Mau e Roy Paci) presso lo studio Orange Room di Torino per l’etichetta discografica Tomato Records, distribuito dalla CNI Music e promosso dall’agenzia L’AltopArlAnte di Fabio Gallo. L’album è stato presentato il 28 novembre 2009 al M.E.I di Faenza in occasione del 6° Minifestival L’Altoparlante. Da ascoltare, con particolare attenzione la cover di “vedrai vedrai” di Luigi Tenco.

lunedì 21 dicembre 2009

CURTIS JONES... E ALABAMA WHITMAN

Se a casa vostra c'è almeno un disco di Joy Division, The Smiths, The Cure, Echo & The Bunnymen, Roxy Music, Talking Heads, Bauhaus, Nick Cave, Davyd Silvian, Depeche Mode, Siouxsie & The Banshees beh, allora questo disco fa per voi.  The Assasination of Alabama Whitman è stato ideato, realizzato e rifinito nell'arco di quasi due anni. Scritto ed arrangiato da Curtis Jones. Riguardo al titolo, Alabama Whitman è realmente vissuta in quel mondo a noi parallelo che è il cinema, (Una vita al massimo di Tony Scott) altra fonte d’ispirazione per Mr. Jones. Dietro allo pseudonimo del leader - dedicato a Ian Curtis dei Joy Division ed a David Robert Jones - vive e crea un polistrumentista napoletano che ad un certo punto della sua esistenza ha deciso che voleva scrivere il disco che non era mai riuscito a trovare in nessun negozio. Ne vennero fuori una sessantina di canzoni tra le quali sono state scelte le 11 presenti in The Assasination of Alabama Whitman, dopo che Curtis, impegnandosi non poco, riunì questo manipolo di manigoldi, ovvero i Gossip Terrorist, che mettendo in musica storie di malaffare e d'amore, sfogano la loro voglia di fare buona musica divertendosi senza alcun ritegno. Sarà con noi martedi 22 dicembre. Altro grande appuntamento di RADIO TRAMPA

venerdì 18 dicembre 2009

BOBO RONDELLI... PER AMOR DEL CIELO

La carriera artistica di Rondelli, detto più semplicemente "Bobo", decolla subito. Nel 1993, grazie all'incontro del Bobo con Pirelli, produttore del gruppo noto con il nome di Litfiba, la EMI Music produce il primo album dell'Ottavo Padiglione: 30.000 copie del CD vengono vendute, la soddisfazione da parte dei ragazzi è tanta ed altrettanta è la voglia di crescere. Il titolo del disco è proprio "Ottavo Padiglione", questo album contiene uno dei singoli più noti del gruppo: "Ho Picchiato La Testa", ed altre tracce che con le loro note, hanno segnato la storia del gruppo nella città livornese. Al primo successo, ne sussegue subito un altro: nel 1995 la Universal Music produce "Fuori Posto", i toni pungenti lo caratterizzano. Anche qui le note dipingono a tratti, squarci della città d'origine del gruppo, in chiave ironica e sprezzante. Etichetta indipendente, l'Arroyo, carta bianca per Bobo: nasce così 2001 "Figlio Del Nulla", che non riscuote però lo stesso successo dei precedenti. Subito dopo, nel 2002, è la volta dell'album "Disperati, Intellettuali, Ubriaconi". L'album è interamente prodotto ed arrangiato da Stefano Bollani. Bobo viene invitato alle edizioni di quell'anno sia del Premio Tenco che del Premio Ciampi e proprio a Livorno Stefano Bollani vince il premio Ciampi per il miglior arrangiamento. Nel 2003 esce Ultima follia best a bestia, una raccolta con le canzoni più famose del gruppo prese da tutti i CD che lo stesso ha fatto. Bobo Rondelli è un personaggio eclettico. Per la regista Roberta Torre, scrive insieme a Pacifico le musiche del film, "Sud Side Story". Il 16 maggio 2009 esce in edicola "L'uomo che aveva picchiato la testa", un film sul musicista Livornese diretto dall'amico Paolo Virzì, come anticipazione del suo nuovo album: "Per amor del cielo", che è stato inserito finalista nella categoria "album dell'anno di cantautori non esordienti" all'edizione 2009 del Premio Tenco. Inutile dire qualcosa su questo nuovo lavoro di Rondelli... basta ricordare che è stato inserito fra i 5 migliori album del 2009.

martedì 15 dicembre 2009

MANNARINO... IL CUGINO ITALIANO DI TOM WAITS

Devo ammetterlo, il CD di Alessandro Mannarino (Bar della rabbia, finalista al Premio tenco 2009) è uno dei più belli che ho ascoltato quest'anno. Una continua sorpresa. Da una traccia all'altra non sai mai cosa ti propone. Sembre il cugino di Tom Waits, il nipote di Gianmaria Testa, passa dagli stornelli romani alle tarantate napoletane. Un disco completo. Mannarino nasce a Roma nel 1979 ed inizia la sua attività artistica nel 2001. Nel 2006 da vita alla “Kampina” una band formata da 5 elementi con cui si esibisce nei maggiori club e locali della capitale. Nei suoi testi si intrecciano storie strane e tragicomiche di pagliacci, ubriachi, gente alla ricerca del famoso elisir dell'amore, zingari innamorati e tutto un mondo di gente che ci gira attorno come le nuvole messicane di Jannacci. Partendo dalle sonorità e dai ritmi della musica popolare, Mannarino spazia dalla musica balcanica e gitana, a evoluzioni degne di un equilibrista della musica. Credo che di Alessandro Mannarino ne sentiremo ancora parlare. Accursio Soldano

BSBE...PER CHI AMA LE SENSAZIONI FORTI

Al concerto del primo maggio di quest'anno, i Bud Spencer Blues Explosion hanno aperto con il loro sound che ricorda molto Jimi Hendrix, (e non solo) ed hanno suonato una cover dei Chemical Brothers “Hey boy hey girl”. Cover si fa per dire; dopo un po' quello era un pezzo degli BSBE. I BSBE sono un duo, composto da Adriano Viterbini alla chitarra e voce e da Cesare Petulicchio alla batteria e voce. Il nome sicuramente a qualcuno ricorderà qualcosa ed anche la presenza di solo chitarra e batteria, a parte il chiaro riferimento all'attore italiano, proprio negli anni 90 c'erano i Jon Spencer Blues Explosion che lanciarono il genere Punk Blues con la differenza che la loro formazione era composta da due chitarre e una batteria. Il gruppo, nonostante il pieno stile Indie, ha all’attivo due album, il primo si chiama “Happy”, mentre il secondo porta il loro stesso nome. Se amate le sensazioni forti, questo è il disco che fa per voi.

giovedì 10 dicembre 2009

CASA DEL VENTO: DALL'ARTICOLO 1 IN POI

Per la Casa del Vento, questo “Articolo uno” è il 10° album in uscita nei negozi dal 6 novembre 2009 (Articolo uno/Mescal-Emi). La band, che nel passato ha ospitato musicisti come Modena City Ramblers, Giovanna Marini, Erriquez (Bandabardò), David Rhodes, Ascanio Celestini, ha collaborato anche con Patti Smith. La Smith era a Firenze per l’evento “I was in Florence “ dedicato alla città in ringraziamento all’ospitalità ricevuta nel settembre del 1979, data del suo ultimo concerto prima del ritiro dalle scene per sposare il suo compagno di vita Fred “ Sonic “ Smith. Al termine della propria esibizione ha assistito alla performance della Casa del Vento. Dai primi complimenti, si è arrivati ad uno spontaneo contatto in cui la Smith ha manifestato il desiderio di coinvolgere la band di Arezzo nella realizzazione di due brani per il proprio nuovo album, affascinata soprattutto dalla capacità comunicativa e dalle soluzioni acustiche che la Casa del Vento può esprimere con violino, fisarmonica, banjo e chitarre acustiche. Direttamente da New York, Patti Smith è andata a Casentino (provincia di Arezzo) e insieme alla Casa del Vento ha registrato due bellissime ballate. Il nuovo CD della band aretina è proprio bello, ma non è il solo, è una di quelle band che, appena ti capita di ascoltare qualcosa ti viene voglia di andare alla ricerca dei CD perduti, da ascoltare e da tenere nella propria collezione di CD. Sarebbe il caso che ci fosse una vera e definitiva (ri)scoperta della "Casa" Con la "casa" parleremo prossimamente a RADIO TRAMPA

venerdì 4 dicembre 2009

ATLETICO DEFINA... REWOLVO

Revolwo è il nuovo disco degli ATLETICODEFINA, registrato interamente in presa diretta nella sola giornata del 17 marzo 2009, presso le Officine Meccaniche di Mauro Pagani e sotto la supervisione di Giorgio Canali, produttore dell'album. Brani che desiderano ripercorrere l'attitudine del suonare più che del registrare, lasciare spazio alla casualità e all'improvvisazione, valorizzando le imperfezioni, qui considerate valore aggiunto dello stile di un musicista. Avvalendosi della collaborazione di Daniele Raggi alla Chitarra elettrica, Riccardo Marinelli alla Batteria, Andrea Samonà al Basso e Giorgio Canali all'E-Bow, Pasquale De Fina (voce, chitarre acustiche ed elettriche) ha voluto realizzare un disco che ripartisse da VOLWO, il suo primo progetto. Saturnino al basso, ospite nei brani "Voglio un Dottore", "Le Considerazioni Sbagliate" e "Posto Macchina n.69", Tribalex alla batteria e Roberto Romano al sax in "Le mie considerazioni sbagliate", Luca Bresciani al fender rhodes in "Posto macchina n.69" danno continuità al precedente disco TUTTI AMANO TUTTI del 2007, ricco di ospiti e partecipazioni. Il nuovo CD di Pasquale De Fina è uno di quelli che si potrebbero regalare per Natale. A molti farebbe piacere. Pasquale De Fina sarà in diretta telefonica con noi il prossimo 14 dicembre. Accursio Soldano

mercoledì 2 dicembre 2009

I RATTI A RADIO TRAMPA

I Ratti sono uno dei gruppi migliori che ho ascoltato negli ultimi dieci anni. Formati da elementi provenienti dalla Sabina. Il loro nome deriva dallo storico “ratto delle sabine”, provenendo dalla provincia di Rieti, in Sabina. Il logo del gruppo è un ratto stilizzato in un cartello stradale di pericolo. I Ratti nascono nel 1996 da un'idea di Roberto Billi che, prima ancora di mettersi alla ricerca degli altri componenti del gruppo, ne inventa il nome e ne disegna lo stemma: la scritta "I Ratti Della Sabina" con un ratto che con la coda crea la "S" di "Sabina" inserito nel triangolo di un segnale stradale. Nel 2005 esce A passo lento, quarto disco, sotto la direzione artistica di Alessandro Finazzo detto Finaz della Bandabardò. Anche qui la serie degli ospiti è nutrita: Finaz che suona chitarra acustica, violoncello, contrabbasso, organo, synth e cori ed è co-autore de Il re dei topi; Mimmo Locasciulli e Raffaella Misiti degli Acustimantico; e ancora Raffaello Simeoni. Gli stilemi rimangono simili, ma non per questo perdono vigore e originalità: c'è ancora Gianni Rodari in La rivoluzione e Dopo la pioggia con tanto di partecipazione di Maria Rodari, ci sono ancora leggende sabine ne L'abbatuozzo, c'è il brano di apertura, La giostra, che presenta il disco (come nel precedente era il circo presentato da Circobirò). Nel 2007 pubblicano ...sotto il cielo del tendone, il loro primo album live. L'8 maggio 2009 è uscito Va tutto bene, sesto lavoro in studio del gruppo, il primo in cui anche altri elementi (oltre a Roberto Billi e Stefano Fiori) scrivono canzoni.

martedì 1 dicembre 2009

CARI LETTORI, CARI COMPAGNI

Di Valentino Parlato (direttore de Il manifesto) Cari lettori e (benché il termine sia un po' in disuso) cari compagni. Siamo alla fine dell’anno e quindi bisogna attrezzarsi per un nuovo inizio, per continuare a diffondere la nostra voce per tutto il 2010. Per riuscirci, lo strumento più importante sono gli abbonamenti, fare in modo cioè che un buon numero di lettori scommetta sul manifesto per tutto il 2010: chi si abbona compra il giornale per tutto l’anno. I più impegnati, fiduciosi e ottimisti potranno anche arrischiare l’abbonamento triennale al prezzo secco di 1.000 euro. Ma per i meno avventurosi ci sono gli abbonamenti postali annuali al prezzo di 240 euro e quelli annuali con i coupon al prezzo di 330 euro. Poi offriamo altre convenienti forme di abbonamento che troverete indicate sulle pagine del giornale e sul nostro sito. Ma veniamo subito alla sostanza: per questo 2010 ci siamo posti (un obbligo per continuare a combattere) l’obiettivo di 10.000 abbonamenti. Quasi il raddoppio di quelli dell’anno che sta finendo. 10.000 abbonamenti e anche quest’anno un numero speciale a 50 euro, che va ormai considerato non come una misura di emergenza, ma come una condizione necessaria, una tassa annuale se volete, per la continuità di questa impresa. Oggi parte la corsa, e ogni settimana daremo i risultati della scalata a quota diecimila. Anche negli anni passati (ormai sono quasi 39) vi abbiamo rivolto appelli di questo tenore, ma oggi non si tratta solo della sopravvivenza del manifesto, ma di qualcosa di molto di più e di molto più impegnativo per tutti. Mai come in questa stagione la democrazia e i conseguenti diritti sono stati così minacciati. I politici di governo e anche la stampa «indipendente» annunciano che stiamo uscendo dalla crisi economica, ma con una crescita della disoccupazione, cioè di donne e uomini impoveriti e divisi tra la rabbia e la necessità di raccomandarsi a qualche potente. La recessione sta accentuando una delle crisi della democrazia più gravi della storia della repubblica. Il Parlamento conta sempre di meno, i decreti del governo pesano molto di più delle leggi. La magistratura è continuamente sotto accusa (i magistrati sarebbero gli ultimi comunisti della nostra storia). L’esecutivo, cioè il governo, si riduce (salvo qualche bisticcio nella maggioranza) al potere esclusivo del Cavaliere che già pratica una forma strisciante di presidenzialismo. La pubblica amministrazione e i beni che amministra passano in mani private. Quel che avviene oggi nelle carceri, sovraffollate e omicide, è un altro specchio del paese. E, come dice il proverbio, al peggio (salvo una resistenza e una rinascita della democrazia di chi lavora, di chi è disoccupato o precario) non c’è mai fine. Della libertà di stampa è meglio non parlare. Bisogna tenere e passare alla controffensiva. I nostri diecimila abbonati, che pagano l’abbonamento e non sono pagati da nessuno, possono essere le forze speciali di una democrazia in spaventoso declino. Una risorsa contro le barbarie. Abbiamo deciso di sostenere la campagna abbonamenti di questo giornale, perché in Italia c'è bisogno del pluralismo dell'informazione. Valentino Parlato sarà con noi giovedì mattina intorno alle 10.15 a RADIO TRAMPA. Se qualcuno vuole intervenire e parlare col direttore, inviateci una mail e vi inviteremo in trasmissione.

lunedì 30 novembre 2009

IN CANTUS DI VECCHIONI

di Accursio Soldano Un album coraggioso, ma che promette grandi emozioni. E' uscito l'ultimo lavoro di Roberto vecchioni, che alterna i grandi successi di sempre come 'Samarcanda' o 'Luci di San Siro' ad arie di Vivaldi o di Rachmaninoff. Un CD dove musica classica e musica leggera si incontrano in 14 pezzi registrati dal vivo. "Ho 66 anni e una lunga carriera di canzoni d’autore alle spalle. Ho voglia di fare degli esperimenti e mischiare dei generi è stata un’idea fulminante, nonchè una sfida divertente" ha detto. Il disco "è un piccolo canto dell’uomo" che si interroga sull’esistenza e sui piccoli difetti di ognuno di noi. Largo spazio nelle canzoni, dunque, al rapporto con il divino, "anche se io sono profondamente laico e, pur credente, non mi aggrappo a quello che viene dopo, ma credo ci dobbiamo realizzare qui sulla terra". L'uscita di 'Cantus', sarà accompagnato da una tournée che partirà a dicembre e in cui Vecchioni accosterà versioni orchestrali dei suoi brani a pezzi classici, su cui sono stati preparati nuovi testi, cantati o recitati. Intanto è in libreria il nuovo libro del prof. Vecchioni dal titolo "Scacco a Dio". Con Roberto Vecchioni parleremo, in diretta telefonica, martedì 1 dicembre.

sabato 28 novembre 2009

BRANDUARDI ... SENZA SPINA

E' stato il cantautore Angelo Branduardi, l'ospite di RADIO TRAMPA del 19 novembre, la trasmissione radiofonica di Tele radio Sciacca che va in onda dalle 10 alle 12 sulle nostre frequenze radio. Dopo Giovanni Nuti e Gianmaria Testa dunque, la trasmissione radiofonica presenta ai nostri radioascoltatori un altro ospite d'eccezione. Branduardi ha pubblicato da poco il nuovo CD dal titolo "Senza Spina" con gli arrangiamenti di Maurizio Fabrizio. Un cd che contiene pezzi storici del menestrello di Cuggiono e tre canzoni inedite. Una di queste, è già in programmazione nel nostro palinsesto radiofonico mentre di Branduardi, la nostra emittente aveva già trasmesso lo spettacolo dedicato a San Francesco dal titolo “La Lauda di Francesco” L'intervista, in diretta radiofonica ad Angelo Branduardi è prevista intorno alle 11.30 ed è visibile in streaming collegandosi al sito www.teleradiosciacca.it. Branduardi è presente sul mercato discografico con il CD “Senza spina”, un vecchio concerto del dicembre '86 all'Olympia di Parigi, riapparso grazie alle registrazioni conservate dall'ingegnere del suono di quella serata. È il documento sonoro di uno spettacolo acustico quando ancora non era scoppiata la moda delle esibizioni «unplugged». Nel CD, Branduardi ripercorre una carriera lunga una cinquantina di dischi e propone cinque brani tratti da quello che è un disco memorabile: Branduardi canta Yeats. Domanda: com'è venuto fuori il CD "infinitamente piccolo con i testi di San Francesco? Risposta: i francescani, dopo un mio rifiuto, quando ho chiesto perché lo chiedete a me, mi hanno risposto... noi lo chiediamo a te, perché Dio sceglie sempre i peggiori. Accursio Soldano

MODENA CITY RAMBLERS

Il nuovo disco è l’undicesimo capitolo discografico dell’ormai quasi ventennale storia della band emiliana. Si compone di dodici canzoni, scritte, arrangiate e prodotte dagli stessi Ramblers, che, per le registrazioni, effettuate presso la consueta “base” dello studio Esagono di Rubiera (RE), fanno quasi tutto da soli, avvalendosi della collaborazione alle fisarmoniche e tastiere di Leonardo Sgavetti (in tour con la band dall’anno precedente) e di pochi altri contributi esterni. Già dal titolo si evince un chiaro richiamo a quello che è il tema dominante del lavoro: il concetto di libertà, interpretato a seconda delle canzoni nelle sue declinazioni più individuali o collettive. Mai come in questi tempi questa parola echeggia e rimbalza sulle bocche di tutti, svilita, strumentalizzata, svuotata di valore intrinseco nel suo essere piegata all’uso e consumo della propaganda mediatica, politica e militare. I Ramblers si confrontano con questo concetto e scendono in profondità, tra le piccole grandi schiavitù e i guizzi di libertà che animano e condizionano i sentimenti, gli affetti, le idee e i sogni di noi tutti e le utopie, le conquiste, i valori ma anche le mistificazioni e i pesanti condizionamenti che, come società, viviamo e accettiamo o subiamo. Il disco alterna momenti di grande carica a dolci ballate, ritmi reggae e tzigani, valzer e sei ottavi tra Irlanda e meridione d’Italia, con sonorità che sono ormai classiche della musica targata MCR. È soprattutto la componente legata ai suoni della tradizione italiana, specie tarantella e tammurriata, a risultare in questo nuovo lavoro particolarmente evidente, caratterizzando il disco come quello più carico di riferimenti al nostro patrimonio di musica popolare. L’uso del dialetto emiliano, da sempre una delle soluzioni espressive della band, si affianca poi nella title track a quello partenopeo, con una unione di lingue ed accenti che ribadisce come per la band, nelle differenze e nella varietà espressiva, si possano trovare le occasioni per accostare culture e abbattere confini, più che dividere. Le voci di Betty e Dudu si alternano nelle varie tracce, assieme ad alcuni episodi di natura più corale, interpretando testi talvolta diretti e immediati, altre volte poetici e metaforici, che si vanno sempre ad inserire nell’alveo della tradizionale scrittura militante e sognatrice dei MCR. Per la prima volta i Ramblers si assumono in toto anche la realizzazione della componente grafica del cd, sulla cui copertina compaiono, tra le righe di una bandiera che rimanda per foggia e cromatismi a quella di molte nazioni americane a cominciare dagli USA, ma che non è nessuna di esse, i primi articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, di cui si è appena celebrato il sessantesimo anniversario.

GIACOMO SFERLAZZO live A RADIO TRAMPA

L'intenzione di RADIO TRAMPA, oltre a quella di proporre buona musica, è di fare ascoltare un po' di gruppi o di giovani che si avvicinano alla musica e, nella maggior parte dei casi, pagano di tasca propria la produzione dei CD. Per questo, nelle scalette della trasmissione troverete nomi di gruppi sconosciuti ai più, ma che negli ambienti della musica cosiddetta underground hanno un seguito. E' il caso dei SINE FRONTERA che abbiamo già presentato nelle scorse settimane, è il caso dei RATTI DELLA SABINA, oppure degli ATLETICODELFINA o ancora dei marsalesi MARTA SUITUBI. E allora, oltre a farvi ascoltare i loro CD, cercheremo, nell'ambito locale e non, di farveli ascoltare dal vivo. Il primo è stato GIACOMO SFERLAZZO. Il suo CD "Il figlio di abele" lo potete trovare già nei negozi, nelle edicole, su e-bay o comprarlo durante i concerti.

venerdì 13 novembre 2009

LE 101 COSE DA VEDERE DI DANIELA GAMBINO

La gente passa a trovarmi in Sicilia. Me lo sento ripetere spesso: come la racconti tu, viene voglia di conoscerla. Negli anni ne ho descritto la gioia amara fino a farla diventare quasi un personaggio, di più: una persona. Con la sua lentezza elefantiaca, col suo cinismo, con l'innocenza struggente della sua natura indifesa e lussureggiante, le sue coste stupende segnate dall'abusivismo. Con il ribollire delle sue pentole che ricordano l'Etna e distribuiscono cibarie da mille e una notte nei luoghi più inaspettati. E lo stesso mi viene da pensare a Erice, a Scopello, a Cefalù, in ognuno di questi angoli dalla bellezza accecante. Perché la Sicilia sembra un grande amore: anche se la lasci, sei sempre grata di averla incontrata. E queste 101 cose sono l'inizio della vertigine, è come tastare con la punta del piede un oceano caldo e tempestoso e pensare con orgoglio: «Ecco, questo l'ho fatto, nella vita». Daniela Gambino a RADIO TRAMPA (10 NOVEMBRE 2009)

SINE FRONTERA

Il progetto, nasce nel 2001, da un idea di Antonio Resta (voce, chitarra acustica), che insieme a Simone Rebucci (chitarra elettrica) e Riccardo “mabus” Moretti (batteria) da vita a quello che oggi viene definito, uno dei gruppi Folk-Rock più intensi del panorama musicale italiano. Nel 2002 la band è al completo con Fabio Ferrari (basso) Simone Dalmaschio (percussioni) Paolo Sterzi (violino) e Marco Ferrari (fisarmonica). I Sine Frontera sognano un mondo senza muri mentali e frontiere culturali, suonano in ogni dove, il progetto è in costante movimento e viaggia su un ipotetica linea ferroviaria che passa confini e raccoglie strada facendo, storie e musiche di posti lontani. ”Dall’Irlanda al sud America passando per la bassa padana” la forza del gruppo è il live, nel quale la tenacia, l’esperienza e l’amalgama, creano un sound potente e sincero. le partecipazioni ai concorsi nazionali come Arezzo Wave e le frequenti esibizioni live, hanno portato l’attuale formazione a ricevere consensi sempre maggiori, fino ad aggiudicarsi numerosi premi. Nel 2003 esce il loro primo cd “Sine Frontera” e si aggiudicano il ‘Premio Millenaria di Gonzaga (MN) come “miglior qualità espressiva”, nell’estate del 2004 vincono il Casoni Music Live Festival (RE) che li porterà a salire nel novembre dello stesso anno sul palco del M.E.I. Festival (RA) “meeting delle etichette indipendenti”. Il 2005 li vede protagonisto sul palco del teatro Ariston al Mantova Musica Festival, al fianco di artisti come Eugenio Finardi,Yo Yo Mundi, Teresa De Sio, Roy Paci.. Da qui prende vita la fase più concreta della loro carriera : le loro canzoni cominciano a sentirsi in radio e vengono fatte le prime interviste per radio e giornali; aprono i concerti a The Neck, band irlandese capitanata da Leeson O’Keefe (ex Popes al fianco di Shane Mac Gowan). Sempre nel luglio dello stesso anno esce il loro secondo cd “Sola Andata”. Il tour 2006 raggiunge moltissime regioni italiane, tra cui la Sardegna e termina ad Oradea (Romania) per il Fall Festival dove tra le altre cose aprono il grande concerto degli Alphaville, storica band degli anni ottanta. Nel Giugno del 2007 tornano di nuovo sul palco del Mantova Musica Festival questa volta in veste di ospiti, raccolgono tutto il materiale registrato durante la tournèe e pubblicano il loro terzo lavoro discografico “Live Tour”, una raccolta di brani interamante registrati dal vivo, più un inedito,”La Carovana”. Sarà l’album di addio di Riccardo Moretti e Paolo Sterzi, che poco dopo lasciano il gruppo. Successivamente viene riproposta in versione radiofonica “Posizione Orizzontale” già presente sul loro primo album “Sine Frontera” ed entrano nella classifica dei brani più trasmessi dalle “Radio Indi”. A fine anno fanno il loro ingresso nella band Simone Angiuli (violino) e il batterista argentino Daniel Oracio Crocco. Nel corso del tour 2008 i Sine Frontera partecipano al Festival europeo a favore delle popolazioni del Tibet, organizzato a Les Houches (Francia) per “Concert Pour le Tibet”, in concomitanza con l’inizio delle Olimpiadi in Cina. Il 2009 inizia con la realizzazione del loro quarto album “20 Now”. Il gruppo sarà ospite della trasmissione radiofonica "RADIO TRAMPA" condotta da Accursio Soldano, martedì alle 10.30