lunedì 30 novembre 2009

IN CANTUS DI VECCHIONI

di Accursio Soldano Un album coraggioso, ma che promette grandi emozioni. E' uscito l'ultimo lavoro di Roberto vecchioni, che alterna i grandi successi di sempre come 'Samarcanda' o 'Luci di San Siro' ad arie di Vivaldi o di Rachmaninoff. Un CD dove musica classica e musica leggera si incontrano in 14 pezzi registrati dal vivo. "Ho 66 anni e una lunga carriera di canzoni d’autore alle spalle. Ho voglia di fare degli esperimenti e mischiare dei generi è stata un’idea fulminante, nonchè una sfida divertente" ha detto. Il disco "è un piccolo canto dell’uomo" che si interroga sull’esistenza e sui piccoli difetti di ognuno di noi. Largo spazio nelle canzoni, dunque, al rapporto con il divino, "anche se io sono profondamente laico e, pur credente, non mi aggrappo a quello che viene dopo, ma credo ci dobbiamo realizzare qui sulla terra". L'uscita di 'Cantus', sarà accompagnato da una tournée che partirà a dicembre e in cui Vecchioni accosterà versioni orchestrali dei suoi brani a pezzi classici, su cui sono stati preparati nuovi testi, cantati o recitati. Intanto è in libreria il nuovo libro del prof. Vecchioni dal titolo "Scacco a Dio". Con Roberto Vecchioni parleremo, in diretta telefonica, martedì 1 dicembre.

sabato 28 novembre 2009

BRANDUARDI ... SENZA SPINA

E' stato il cantautore Angelo Branduardi, l'ospite di RADIO TRAMPA del 19 novembre, la trasmissione radiofonica di Tele radio Sciacca che va in onda dalle 10 alle 12 sulle nostre frequenze radio. Dopo Giovanni Nuti e Gianmaria Testa dunque, la trasmissione radiofonica presenta ai nostri radioascoltatori un altro ospite d'eccezione. Branduardi ha pubblicato da poco il nuovo CD dal titolo "Senza Spina" con gli arrangiamenti di Maurizio Fabrizio. Un cd che contiene pezzi storici del menestrello di Cuggiono e tre canzoni inedite. Una di queste, è già in programmazione nel nostro palinsesto radiofonico mentre di Branduardi, la nostra emittente aveva già trasmesso lo spettacolo dedicato a San Francesco dal titolo “La Lauda di Francesco” L'intervista, in diretta radiofonica ad Angelo Branduardi è prevista intorno alle 11.30 ed è visibile in streaming collegandosi al sito www.teleradiosciacca.it. Branduardi è presente sul mercato discografico con il CD “Senza spina”, un vecchio concerto del dicembre '86 all'Olympia di Parigi, riapparso grazie alle registrazioni conservate dall'ingegnere del suono di quella serata. È il documento sonoro di uno spettacolo acustico quando ancora non era scoppiata la moda delle esibizioni «unplugged». Nel CD, Branduardi ripercorre una carriera lunga una cinquantina di dischi e propone cinque brani tratti da quello che è un disco memorabile: Branduardi canta Yeats. Domanda: com'è venuto fuori il CD "infinitamente piccolo con i testi di San Francesco? Risposta: i francescani, dopo un mio rifiuto, quando ho chiesto perché lo chiedete a me, mi hanno risposto... noi lo chiediamo a te, perché Dio sceglie sempre i peggiori. Accursio Soldano

MODENA CITY RAMBLERS

Il nuovo disco è l’undicesimo capitolo discografico dell’ormai quasi ventennale storia della band emiliana. Si compone di dodici canzoni, scritte, arrangiate e prodotte dagli stessi Ramblers, che, per le registrazioni, effettuate presso la consueta “base” dello studio Esagono di Rubiera (RE), fanno quasi tutto da soli, avvalendosi della collaborazione alle fisarmoniche e tastiere di Leonardo Sgavetti (in tour con la band dall’anno precedente) e di pochi altri contributi esterni. Già dal titolo si evince un chiaro richiamo a quello che è il tema dominante del lavoro: il concetto di libertà, interpretato a seconda delle canzoni nelle sue declinazioni più individuali o collettive. Mai come in questi tempi questa parola echeggia e rimbalza sulle bocche di tutti, svilita, strumentalizzata, svuotata di valore intrinseco nel suo essere piegata all’uso e consumo della propaganda mediatica, politica e militare. I Ramblers si confrontano con questo concetto e scendono in profondità, tra le piccole grandi schiavitù e i guizzi di libertà che animano e condizionano i sentimenti, gli affetti, le idee e i sogni di noi tutti e le utopie, le conquiste, i valori ma anche le mistificazioni e i pesanti condizionamenti che, come società, viviamo e accettiamo o subiamo. Il disco alterna momenti di grande carica a dolci ballate, ritmi reggae e tzigani, valzer e sei ottavi tra Irlanda e meridione d’Italia, con sonorità che sono ormai classiche della musica targata MCR. È soprattutto la componente legata ai suoni della tradizione italiana, specie tarantella e tammurriata, a risultare in questo nuovo lavoro particolarmente evidente, caratterizzando il disco come quello più carico di riferimenti al nostro patrimonio di musica popolare. L’uso del dialetto emiliano, da sempre una delle soluzioni espressive della band, si affianca poi nella title track a quello partenopeo, con una unione di lingue ed accenti che ribadisce come per la band, nelle differenze e nella varietà espressiva, si possano trovare le occasioni per accostare culture e abbattere confini, più che dividere. Le voci di Betty e Dudu si alternano nelle varie tracce, assieme ad alcuni episodi di natura più corale, interpretando testi talvolta diretti e immediati, altre volte poetici e metaforici, che si vanno sempre ad inserire nell’alveo della tradizionale scrittura militante e sognatrice dei MCR. Per la prima volta i Ramblers si assumono in toto anche la realizzazione della componente grafica del cd, sulla cui copertina compaiono, tra le righe di una bandiera che rimanda per foggia e cromatismi a quella di molte nazioni americane a cominciare dagli USA, ma che non è nessuna di esse, i primi articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, di cui si è appena celebrato il sessantesimo anniversario.

GIACOMO SFERLAZZO live A RADIO TRAMPA

L'intenzione di RADIO TRAMPA, oltre a quella di proporre buona musica, è di fare ascoltare un po' di gruppi o di giovani che si avvicinano alla musica e, nella maggior parte dei casi, pagano di tasca propria la produzione dei CD. Per questo, nelle scalette della trasmissione troverete nomi di gruppi sconosciuti ai più, ma che negli ambienti della musica cosiddetta underground hanno un seguito. E' il caso dei SINE FRONTERA che abbiamo già presentato nelle scorse settimane, è il caso dei RATTI DELLA SABINA, oppure degli ATLETICODELFINA o ancora dei marsalesi MARTA SUITUBI. E allora, oltre a farvi ascoltare i loro CD, cercheremo, nell'ambito locale e non, di farveli ascoltare dal vivo. Il primo è stato GIACOMO SFERLAZZO. Il suo CD "Il figlio di abele" lo potete trovare già nei negozi, nelle edicole, su e-bay o comprarlo durante i concerti.

venerdì 13 novembre 2009

LE 101 COSE DA VEDERE DI DANIELA GAMBINO

La gente passa a trovarmi in Sicilia. Me lo sento ripetere spesso: come la racconti tu, viene voglia di conoscerla. Negli anni ne ho descritto la gioia amara fino a farla diventare quasi un personaggio, di più: una persona. Con la sua lentezza elefantiaca, col suo cinismo, con l'innocenza struggente della sua natura indifesa e lussureggiante, le sue coste stupende segnate dall'abusivismo. Con il ribollire delle sue pentole che ricordano l'Etna e distribuiscono cibarie da mille e una notte nei luoghi più inaspettati. E lo stesso mi viene da pensare a Erice, a Scopello, a Cefalù, in ognuno di questi angoli dalla bellezza accecante. Perché la Sicilia sembra un grande amore: anche se la lasci, sei sempre grata di averla incontrata. E queste 101 cose sono l'inizio della vertigine, è come tastare con la punta del piede un oceano caldo e tempestoso e pensare con orgoglio: «Ecco, questo l'ho fatto, nella vita». Daniela Gambino a RADIO TRAMPA (10 NOVEMBRE 2009)

SINE FRONTERA

Il progetto, nasce nel 2001, da un idea di Antonio Resta (voce, chitarra acustica), che insieme a Simone Rebucci (chitarra elettrica) e Riccardo “mabus” Moretti (batteria) da vita a quello che oggi viene definito, uno dei gruppi Folk-Rock più intensi del panorama musicale italiano. Nel 2002 la band è al completo con Fabio Ferrari (basso) Simone Dalmaschio (percussioni) Paolo Sterzi (violino) e Marco Ferrari (fisarmonica). I Sine Frontera sognano un mondo senza muri mentali e frontiere culturali, suonano in ogni dove, il progetto è in costante movimento e viaggia su un ipotetica linea ferroviaria che passa confini e raccoglie strada facendo, storie e musiche di posti lontani. ”Dall’Irlanda al sud America passando per la bassa padana” la forza del gruppo è il live, nel quale la tenacia, l’esperienza e l’amalgama, creano un sound potente e sincero. le partecipazioni ai concorsi nazionali come Arezzo Wave e le frequenti esibizioni live, hanno portato l’attuale formazione a ricevere consensi sempre maggiori, fino ad aggiudicarsi numerosi premi. Nel 2003 esce il loro primo cd “Sine Frontera” e si aggiudicano il ‘Premio Millenaria di Gonzaga (MN) come “miglior qualità espressiva”, nell’estate del 2004 vincono il Casoni Music Live Festival (RE) che li porterà a salire nel novembre dello stesso anno sul palco del M.E.I. Festival (RA) “meeting delle etichette indipendenti”. Il 2005 li vede protagonisto sul palco del teatro Ariston al Mantova Musica Festival, al fianco di artisti come Eugenio Finardi,Yo Yo Mundi, Teresa De Sio, Roy Paci.. Da qui prende vita la fase più concreta della loro carriera : le loro canzoni cominciano a sentirsi in radio e vengono fatte le prime interviste per radio e giornali; aprono i concerti a The Neck, band irlandese capitanata da Leeson O’Keefe (ex Popes al fianco di Shane Mac Gowan). Sempre nel luglio dello stesso anno esce il loro secondo cd “Sola Andata”. Il tour 2006 raggiunge moltissime regioni italiane, tra cui la Sardegna e termina ad Oradea (Romania) per il Fall Festival dove tra le altre cose aprono il grande concerto degli Alphaville, storica band degli anni ottanta. Nel Giugno del 2007 tornano di nuovo sul palco del Mantova Musica Festival questa volta in veste di ospiti, raccolgono tutto il materiale registrato durante la tournèe e pubblicano il loro terzo lavoro discografico “Live Tour”, una raccolta di brani interamante registrati dal vivo, più un inedito,”La Carovana”. Sarà l’album di addio di Riccardo Moretti e Paolo Sterzi, che poco dopo lasciano il gruppo. Successivamente viene riproposta in versione radiofonica “Posizione Orizzontale” già presente sul loro primo album “Sine Frontera” ed entrano nella classifica dei brani più trasmessi dalle “Radio Indi”. A fine anno fanno il loro ingresso nella band Simone Angiuli (violino) e il batterista argentino Daniel Oracio Crocco. Nel corso del tour 2008 i Sine Frontera partecipano al Festival europeo a favore delle popolazioni del Tibet, organizzato a Les Houches (Francia) per “Concert Pour le Tibet”, in concomitanza con l’inizio delle Olimpiadi in Cina. Il 2009 inizia con la realizzazione del loro quarto album “20 Now”. Il gruppo sarà ospite della trasmissione radiofonica "RADIO TRAMPA" condotta da Accursio Soldano, martedì alle 10.30